Informazioni sulla pubblicazione
Ci si può rialzare dopo una frattura al femore a novantasei anni?
Il sistema Italia assicura la giusta cura a tutte le età, oppure di fronte alla vecchiaia dobbiamo considerare la vita come un’eventualità cui si può soprassedere?
A causa di un incidente, un’anziana donna è costretta a un ricovero d’urgenza e a un intervento chirurgico. Tra medici di corsia e specialisti di reparto, orari dei ricevimenti, prognosi incomprensibili e regole di fatto, l’odissea cui è sottoposta la donna non è altro che la foto aspra e puntuale di uno spaccato della sanità italiana. L’autore racconta in prima persona una storia che rilancia il tema del diritto di cura e di come il sistema sanitario nazionale, al pari di altri comparti dello stato, sia oramai bersaglio delle peggiori prassi burocratiche. “Il sorriso di Ophelia” è un romanzo breve tratto dalla scrittura teatrale “Senza allegria”, che l’autore ci regala come un racconto di cronaca, la cronaca quotidiana dei disservizi e delle contraddizioni in cui è finito il comparto pubblico in Italia.