Diario: 31/12/2013

  1. 2013. Ecco qui, mentre siete occupati a fare preparativi per il veglione, ripropongo questa foto, scattata a Parigi esattamente vent’anni fa, durante un periodo di studio e ricerca all’estero.
  2. Nelle bacheche leggo gli auguri, quelli veri e quelli di circostanza. Leggo i buoni propositi per l’anno che verrà e gli improperi per l’anno trascorso.
    Guardo lo scatto fotografico e mi chiedo cosa ne sia della bambina ritratta nella foto. Spero che oggi sia una bellissima donna soddisfatta della propria esistenza, una persona risolta, serena, forse con dei figli. Mi auguro che quella donna possa trasmettere ai suoi figli la meraviglia e lo stupore di un ringraziamento, lo stesso che dimostra nell’immagine, mentre regala un bacio al mimo per averla emozionata.
    Allo stesso modo, mi auguro che quel mimo abbia continuato a fare l’artista di strada, dipingendo tanti sorrisi negli sguardi dei bambini che avrà incontrato in questi vent’anni.
  3. Oggi, 31 dicembre 2013, ai miei amici auguro di indossare la camicia migliore, le scarpe più eleganti, l’abito più bello. Li immagino prepararsi con cura, per trascorrere la serata vicino alle persone amate, o a quelle che si ameranno.
    Sì, amici miei, questo è il mio augurio: niente di rutilante, niente di fantastico, nulla di eccezionale. Semplicemente, spero che per voi questa serata possa essere un pretesto in più per dedicarvi delle attenzioni, curare quei dettagli che il nostro tempo ci impone di dimenticare.
    Allora fatevi belli per brindare alla vita con i vostri cari! E che sia un momento vissuto con quello stupore, quell’ingenuità, quella gratitudine e quella meraviglia, che ci sono nel bacio di una bimba a un mimo.

 

Alla prossima allora,

Federico

“Il sorriso di Emilia”, di Federico Caramadre Ronconi; Hermes Edizioni
www.ilsorrisodiemilia.it

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